È di nuovo emergenza smog. L’ennesima, dall’inizio dell’anno. Anzi: analizzando i dati dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, si capisce come, nel 2017, siano più i giorni in cui i comaschi hanno respirato veleno che quelli con una qualità dell’aria decente.
Da cinque giorni le polveri sottili sono sopra il valore limite di 50 microgrammi al metro cubo.
Venerdì erano a quota 51. Sabato sono schizzate a 95. Domenica hanno toccato quota 91, lunedì 96 e ieri 83. Domani si consoceranno i valori di oggi.
Al nono giorno di superamento, scattano le misure di primo livello, che prevedono restrizioni sulle auto più inquinanti, sulle temperature negli edifici e sul riscaldamento a legna.
Al di là dell’emergenza di questi giorni, come detto, a preoccupare è l’andamento delle polveri sottili nel 2017. A nemmeno due mesi dall’inizio dell’anno, Como ha già praticamente bruciato il bonus europeo: le normative comunitarie prevedono che ogni città in un anno possa superare per massimo 35 giorni il limite di 50 microgrammi al metro cubo. Como è a quota 29. In 52 giorni di rilevazioni, la soglia limite è stata superata 29 volte. Ciò significa che nel 2017 sono stati più i giorni inquinati che quelli con un’aria respirabile.
Milano ha già superato quota 35. Como si sta avvicinando molto velocemente.