La primavera è finalmente arrivata, e con questa puntuali anche le allergie dovute alla fioritura di piante e fiori.
“Le persone allergiche sono aumentate: il 25% dei comaschi risulta allergico. Di questi la maggior parte presenta allergie da pollini” – spiega la dottoressa Marina Mauro, responsabile Unità Operativa Semplice (UOS) di Allergologia dell’Asst lariana – “Attualmente, nel territorio comasco, stiamo assistendo al picco di allergie dovute ai pollini di cipresso, seguite da quelle causate dalla betulla – spiega la dottoressa – In questo periodo la concentrazione di polline delle graminacee è ancora media ma il trend è destinato a salire”.
Prima dell’inizio della stagione pollinica, il paziente dovrebbe rivolgersi all’allergologo, per impostare il programma preventivo o terapeutico più appropriato. Si può cercare di limitare la manifestazione dei sintomi, anche seguendo semplici consigli pratici: “Durante gli spostamenti in macchina evitare di tenere i finestrini aperti durante le ore più calde – dice la dottoressa Mauro – allo stesso modo non aprire le finestre delle proprie abitazioni, ma far arieggiare al mattino presto o la sera all’imbrunire”.
“Quando il paziente presenta i primi sintomi occorre consultare il proprio medico di famiglia – spiega ancora la dottoressa – se si ha rinite allergica usare spray antistaminici per trattare la mucosa nasale, nel caso di congiuntivite allergica con prurito e lacrimazione occorre invece cominciare con un collirio antiallergico”. “Se il paziente invece presenta insieme i sintomi della rinite e della congiuntivite, di una certa rilevanza, usare l’antistaminico in compresse” – spiega Mauro – “I pollini possono portare a tosse secca e asma, non bisogna trascurarli”.