Ticosa, la vicenda che si trascina da anni torna di nuovo nelle mani del Comune di Como. Ieri sera il Consiglio Comunale ha dato il via libera alla delibera con cui Palazzo Cernezzi accetta la risoluzione del contratto con la società Multi. Evitato così il contenzioso in tribunale avviato anni fa con la società che avrebbe dovuto realizzare il nuovo progetto di riqualificazione dell’area.
Una delibera che ha suscitato non pochi mal di pancia nella maggioranza, culminati giovedì scorso nella mancanza del numero legale in aula a Palazzo Cernezzi, con inevitabile rinvio della votazione. Ieri sera però, come da previsioni, le forze politiche di maggioranza hanno votate compatte a favore della delibera: 18 i sì a cui si è aggiunto quello di Bruno Magatti di Civitas. Contrari invece i quattro consiglieri della Lista Rapinese mentre hanno lasciato l’aula Partito Democratico e Scelta Civica. “Stanno chiudendo la faccenda Ticosa peggio di come l’hanno iniziata, questa volta almeno non utilizzano i fuochi d’artificio”, è il commento di Alessandro Rapinese. “E’ un atto irresponsabile – aggiunge – Non ho capito poi come siamo arrivati alla quantificazione del danno. La verità è che Multi scappa e che questa amministrazione accetta supinamente una proposta”. Il consigliere fa riferimento ai 450mila euro di caparra che Palazzo Cernezzi può tenere.
“Spero che da ora possa aprirsi un dialogo positivo per riprogettare l’area”, spiega Magatti, assessore all’ambiente nella giunta Lucini. “Ho seguito tutta la vicenda. Occorre trovare quei 2 milioni che servono per completare la bonifica – e aggiunge – un errore che è stato commesso in passato è stato quello di abbattere il corpo a C e magari sarebbe stato utile pensare di convertirlo in qualcos’altro. Ora è un dovere civile ricominciare”.
Dopo 12 anni infatti si ricomincia, si torna al punto di partenza. “I prossimi passi sono quelli legati alla bonifica dell’area”, dice l’assessore all’Urbanistica Marco Butti. “Bisogna lavorare con la città e con tutte le forze politiche per condividere un progetto e per riuscire a dare un volto vero ad un’area che dal 1982 aspetta di essere rianimata e consegnata alla città”. Bonifica permettendo, intanto i cittadini guardano alla promessa della costruzione di nuovo parcheggio nell’area dell’ex tintostamperia.