Un uomo di 46 anni di Como è stato condannato a due anni di reclusione e 2mila euro di multa, oltre al divieto di frequentare i luoghi di ritrovo di ragazzi, per l’accusa di adescamento di minori e detenzione di materiale pedopornografico. Tra il 2013 e il 2014, come ricostruito dall’accusa, l’uomo, spacciandosi per un ventenne, contattava tramite i social adolescenti dai 13 ai 16 e le convinceva a inviargli immagini spinte.
L’uomo, che indicava anche generalità false, avviava conversazioni via via più spinte e proponeva poi anche incontri alle ragazzine alle quali, in cambio delle foto, offriva ricariche telefoniche.
L’accusa, con il pubblico ministero Massimo Astori, aveva chiesto una pena di tre anni.