Primavera, tempi duri per gli allergici, tra starnuti, occhi rossi e difficoltà respiratorie. In un momento di emergenza sanitaria come questo è opportuno fare chiarezza, una volta di più, sui sintomi per non aggiungere ansia e preoccupazione. Senza contare che c’è chi si chiede se una persona affetta da allergie, che segue delle terapie specifiche, possa avere le difese immunitarie abbassate e quindi essere più esposto al contagio. A rispondere è la dottoressa Marina Russello, specialista in Allergologia dell’Asst Lariana.
“Magari i nuovi allergici possono essere confusi ma è difficile per chi lo è da tempo scambiare i sintomi – dice il medico – nell’allergia non c’è febbre, la tosse è più secca e ci sono starnuti, pruriti e congiuntivite. Diverso il quadro per chi si ammala di coronavirus, in questo caso la temperatura si alza, c’è un affaticamento del respiro importante, spesso subentra la mancanza di gusto e olfatto”.
Quindi un’altra riflessione riferita a chi deve prendere medicinali per contrastare le allergie e teme di avere le difese immunitarie abbassate “No direi di no – risponde la dottoressa Russello – Le terapie non devono essere interrotte e questo vale ancor di più per gli asmatici (allergici o no) che devono stare più attenti e mantenere una buona funzionalità respiratoria”.
Infine l’obbligo ad utilizzare le mascherine potrebbe essere un aiuto in più per i soggetti allergici. Si tratta, infatti, di una protezione ulteriore anche dai pollini che di certo hanno una dimensione diversa rispetto al virus e quindi vengono trattenuti.
Quindi in conclusione i consigli dell’esperto ai pazienti sono principalmente due “Seguire le terapie e non interromperle contattare il proprio medico in caso di dubbi”.