I focolai di variante inglese in Lombardia, e soprattutto quello di variante scozzese a Viggiù, in provincia di Varese, preoccupano gli svizzeri di confine.
Il presidente del Consiglio di Stato del Canton Ticino, Norman Gobbi, in un’intervista rilasciata al Corriere del Ticino propone una stretta sulla mobilità al confine, ritenendo i test di massa avviati nelle località lombarde colpite dalle varianti non sufficienti.
“Sono uno strumento importante – dice Gobbi al quotidiano ticinese – Tuttavia allo stato attuale la limitazione della mobilità delle persone, anche transfrontaliera, rimane uno strumento fondamentale nella gestione della crisi pandemica”.
Secondo il presidente del Consiglio di stato, riporta sempre il Corriere del Ticino, quanto accade a Viggiù “mette ulteriormente in evidenza la necessità di una maggiore coordinazione transfrontaliera tra le competenti autorità sanitarie, volte anche a ridurre l’asimmetria delle misure ai due lati del confine”.