«Cosa credi che non sia capace di ammazzarti?» diceva alla sorella mentre le puntava un coltello; in un’altra occasione, le ha stretto le mani al collo, provocandole una prognosi di 5 giorni; in un’altra ancora le ha spruzzato del disinfettante negli occhi.
Gli interventi della polizia erano ormai frequenti e rispondevano alle richieste di aiuto delle stesse vittime: la madre e la sorella appunto.
Aggressioni e minacce continue
Continue aggressioni fisiche e psicologiche, che hanno portato ieri pomeriggio la squadra mobile della Questura di Como, insieme con i colleghi delle volanti, a dare esecuzione ad un’ordinanza della misura cautelare in carcere, per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate, nei confronti di un 40enne residente a Como, già noto alle forze dell’ordine per droga e reati contro il patrimonio.
L’uomo – come detto – sottoponeva le due donne a ripetute e continue aggressioni, anche sotto l’effetto di sostanze alcoliche.
Le vittime, conviventi nella stessa abitazione, in più occasioni, sono state minacciate di morte.
Fin dai primi episodi, la Procura di Como, coordinando le indagini, ha delegato alla Squadra Mobile ulteriori accertamenti.
Una volta raccolti sufficienti elementi, la stessa Procura ha richiesto al giudice per le indagini preliminari di emettere un provvedimento cautelare in carcere, come misura restrittiva a tutela delle due donne.
Subito dopo i poliziotti, insieme con una volante, si sono presentati a casa dell’uomo e lo hanno accompagnato prima in Questura per la notifica del provvedimento e, infine, al carcere del Bassone.