(ANSA) – BOLOGNA, 20 LUG – ‘Bologna 2 agosto 1980: Un ponte tra la strategia della tensione e le bombe del 1992-93′. E’ questo il testo del manifesto, ideato dall’associazione dei familiari delle vittime, che come ogni anno accompagnerà il ricordo e la commemorazione della strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna, che fece 85 morti e oltre 200 feriti. Il riferimento, chiaro, è a quanto emerso dagli ultimi processi che hanno visto le condanne per la strage in primo grado dell’ex Nar Gilberto Cavallini e dell’ex di Avanguardia Nazionale, Paolo Bellini. La strage alla stazione di Bologna rappresenta infatti secondo le ultime sentenze il culmine della strategia della tensione, portata avanti da servizi deviati dello stato e da figure come il capo della P2 Licio Gelli e dall’ex capo dell’ufficio affari riservati del Viminale, Federico Umberto D’Amato, entrambi considerati tra i mandanti, finanziatori e organizzatori della strage del 2 agosto. Paolo Bellini, condannato all’ergastolo in concorso con gli ex Nar, legato al leader di Avanguardia Nazionale, Stefano Delle Chiaie, ex killer di ‘ndrangheta, è stato recentemente arrestato su disposizione dalla Corte d’Assise d’Appello di Bologna per il pericolo di reiterazione del reato ed è emerso che è stato indagato dalle procure di Firenze e Caltanissetta che si occupano proprio delle stragi di mafia del 1992-1993. (ANSA).