I fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per la realizzazione del Centro federale del ghiaccio non ci sono. Le province di Como e Varese e da ultimo Milano, si erano candidate per ottenere i fantomatici 26 milioni di euro per finanziare il Palazzetto degli sport del ghiaccio. Soldi, che come detto, non ci sono più o forse non ci sono mai stati.
La speranza non è persa del tutto, almeno secondo le amministrazioni lombarde coinvolte. Sia Como che Varese sperano in un intervento a livello regionale che possa rifinanziare con altre somme i progetti.
Un’ipotesi quest’ultima a cui i vertici regionali lombardi starebbero già lavorando. Intanto bocche cucite a livello ministeriale. Contattato il ministro dello Sport Andrea Abodi non ha voluto rilasciare dichiarazioni sulla delicata questione. A intervenire invece i due sindaci delle città che avevano messo gli occhi sul pacchetto di risorse messo a disposizione del Pnrr.
“L’amministrazione comunale in tempi non sospetti aveva preparato un piano A e un piano B. Se hai la certezza del piano A non prepari un piano B, quindi se in vece lo fai è perché vuoi agire il più celermente possibile – ha spiegato il sindaco di Como, Alessandro Rapinese – Lunedi ho incontrato esponenti politici in regione in funzione della progettualità definitiva”.
Sulla questione è tornato a parlare anche il sindaco di Varese Davide Galimberti: “Attendo che la vicenda sia chiarita dalle istituzioni, è opportuno conoscere la situazione che lega le risorse del Pnrr alla realizzazione del nuovo Centro federale del ghiaccio – poi conclude – Si potrebbe anche pensare a un rifinanziamento con altre somme magari a livello regionale”.