“Confermiamo il nostro impegno nella tutela dei minori”.
La diocesi di Como interviene sulla condanna in secondo grado di don Gabriele Martinelli, ex allievo del Preseminario San Pio X, sacerdote della diocesi lariana. Si tratta di una vicenda relativa a presunti abusi nel preseminario dei chierichetti del Papa: l’istituto è legato alla diocesi di Como, che lo gestisce attraverso l’Opera don Folci.
“Don Martinelli – riepiloga il comunicato stampa – è stato ritento non punibile per i fatti contestati fino al 2 agosto 2008, in quanto minore di 16 anni, e, in relazione al periodo successivo al 9 agosto 2008, assolto dall’accusa di violenza carnale e atti di libidine su un compagno di sette mesi più giovane per insufficienza di prove; la stessa corte lo ha però ritenuto colpevole del reato di corruzione di minore per le azioni avvenute tra il 9 agosto 2008 e il 19 marzo 2009, condannandolo a due anni e sei mesi di reclusione e 1.000 euro di multa”.
La diocesi parla di un “procedimento complesso”, e assicura di aver prestato la “più ampia collaborazione” alla giustizia vaticana.
Per quanto riguarda monsignor Enrico Radice, l’altro sacerdote comasco coinvolto inizialmente nella vicenda, ex Rettore del Preseminario, il procedimento si è concluso davanti alla Corte d’Appello vaticana l’ 8 novembre 2023 con l’inammissibilità degli appelli proposti contro il sacerdote.
“La Diocesi – si legge nel comunicato – rinnova il ringraziamento a tutte le persone che hanno contribuito a ricercare la verità e – in attesa della definitività di tutti i giudizi ancora pendenti – ribadisce la solidarietà e vicinanza nei confronti di tutte le persone e le comunità ecclesiali che sono state pesantemente segnate da questa lunga e complessa vicenda umana e giudiziaria. Nei confronti dei due sacerdoti permangono tuttora alcune misure cautelari canoniche, tra le quali la limitazione dell’esercizio del ministero e la sospensione dallo svolgimento di attività pastorali che coinvolgono minori e adulti vulnerabili. La Diocesi di Como conferma il proprio impegno nella tutela dei minori e degli adulti vulnerabili”.