“Occorre fare una distinzione fra quei ragazzi che non conoscono una parola di italiano, e che non possono essere la maggioranza in una classe, e i ragazzi stranieri che sono nati in Italia e conoscono perfettamente l’italiano”: lo ha detto oggi il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, a margine di una serie di incontri nelle scuole del territorio di Como, intervenendo sulla proposta di introdurre un tetto massimo di stranieri nelle classi, sollevata dal caso della scuola di Pioltello. “C’è un problema enorme di divario di competenze fra gli stranieri di prima e seconda generazione. – ha detto il ministro – Quelli di prima generazione hanno un deficit formativo in italiano del 22%, vale a dire un anno in meno. E se vogliamo davvero l’inclusione dobbiamo favorire l’incremento delle competenze in italiano e matematica di questi ragazzi, che hanno un tasso di dispersione del 30%, rispetto al 9% degli italiani”.
Il ministro Valditara si è recato anche alla sede dell’associazione Cometa di Como.