L’evento era atteso da mesi. “L’assessore agli Enti locali Massimo Sertori partecipa a un sopralluogo sulla passeggiata del lungolago di Como e mostra un campione del nuovo parapetto”, ha annunciato una nota dell’ufficio stampa di Regione Lombardia, dando appuntamento per questa mattina alle 10.30.
La presentazione dei nuovi parapetti però non è andata esattamente come immaginato. Il prototipo installato dall’azienda incaricata ha evidentemente sollevato più di qualche perplessità.
Il sopralluogo
Il nuovo modello dovrà sostituire i parapetti storici, noti e cari ai comaschi ma non più a norma. L’impatto delle nuove barriere, agli antipodi rispetto ai vecchi timoni in ferro battuto, ha certamente sollevato dubbi e perplessità tra i tanti cittadini che hanno assistito alla posa e probabilmente non ha convinto neppure gli stessi partecipanti al sopralluogo, l’assessore regionale agli enti locali Massimo Sertori, l’assessore all’Università Alessandro Fermi e il sindaco di Como Alessandro Rapinese. Con loro i dirigenti di Comune e Regione e l’architetto Maria Mimmo, funzionario della Soprintendenza, ente che deve dare un parere vincolante sui parapetti.
Le polemiche
Dopo il sopralluogo, erano attese le dichiarazioni degli assessori e del sindaco ai giornalisti, invitati a partecipare. Prassi vuole che un incontro convocato con la stampa preveda la possibilità di un confronto. Così non è stato e sindaco e assessori sono usciti di scena in fretta, diciamo così, senza dare nell’occhio. E soprattutto in silenzio, evidentemente non troppo convinti di quanto appena visto. Pochi minuti dopo, ormai lontani dal lungolago, affidandosi a un comunicato stampa, assessori e sindaco hanno fatto sapere che “hanno deciso di prendersi alcuni giorni di tempo per effettuare delle valutazioni in merito a forma e colore, piuttosto che eventuali modifiche”. “Nei prossimi giorni sarà presa una decisione congiunta con il Comune e la Soprintendenza – ha aggiunto Sertori – ovviamente nell’interesse generale e in relazione ad un’opera importante e strategica come il lungolago di Como che, come si può constatare ogni giorno, è dei comaschi e di tutti i cittadini del mondo”. “Personalmente non mi hanno entusiasmato – ha aggiunto Fermi – C’è da rifletterci bene, con la disponibilità della Sovrintendenza. A caldo sembrano troppo impattanti rispetto alla location”.