25 ottobre 2027. Memorizzate bene questa data. Fissatela con attenzione. Pensate ora a quanto manca prima di arrivare a questo giorno. Due anni e quattro mesi. 850 giorni di attesa.
E’ il tempo che dovrà attendere un comasco di 82 anni per una visita oculistica per una complicazione dopo un intervento di cataratta. Peraltro, per l’agognato appuntamento con l’oculista dovrà spostarsi in un centro convenzionato a Saronno, in provincia di Varese. Sul riscontro della prenotazione c’è anche il ticket previsto, 17,90 euro. E pure l’avvertimento: “In caso di impedimento avvisare almeno 24 ore prima dell’appuntamento”.
La segnalazione
Ecco il messaggio del paziente dopo aver fatto la prenotazione. Riesce persino a mettere da parte la rabbia e ricorrere all’ironia. “Ho richiesto una visita oculistica per una cataratta già operata, ma che presenta qualche problema – ci scrive in una segnalazione – Mi è stata data fra due anni e quattro mesi in un centro convenzionato a 30 chilometri da Como. Viva l’efficienza del servizio sanitario lombardo e tanti auguri a me”.
La replica
In questi casi, abitualmente, rincorriamo addetti stampa e portavoce di assessori e manager della sanità in cerca di risposte. Ci perdoneranno se in questo caso saltiamo il passaggio. Qualunque spiegazione o risposta diversa dalle scuse, accompagnate da un nuovo appuntamento, sarebbe comunque inaccettabile.