Con il vento iniziarono i suoi problemi, con una giornata di vento si profila la possibile rinascita. Torre Pantera si avvia finalmente verso il restauro e la copertura, a quasi 7 anni dalla notte delle intemperie che scoperchiò il tetto. Era il 25 ottobre 2010, infatti, quando raffiche di vento a 70 chilometri all’ora distaccò letteralmente il tetto delle torre, spezzando le travi di sostegno. Il materia, pesante decine di chili, venne scaraventato al suolo e non è esagerato definire un mezzo miracolo l’assenza di feriti o di danni ad altri edifici vicini.
Da allora, l’intervento di restauro e messa in sicurezza definitiva è sempre slittato, tra provvedimenti tampone e polemiche per le infinite lungaggini che si sono susseguite nel corso del tempo. Non ultima quella sull’eterno ponteggio mai rimosso e i cui costi, però, sono rimasti sulle spalle di Palazzo Cernezzi.
Stamattina, però, ecco la prima sorpresa: alcuni operai erano infatti al lavoro proprio per smontare tubi e pedane, sia per il rischio che il vento potesse procurare qualche danno, sia perché i lavori veri e propri sono pronti per partire. Salvo intoppi imprevisti o maltempo, entro la fine del mese la ditte Engeco sarà all’opera, dopo essersi aggiudicata l’appalto per cui il Comune ha stanziato 250mila euro totali.
I provvedimenti riguarderanno il tetto della torre con copertura in coppi, la posa di nuovi serramenti in ferro e vetro alle finestre per evitare le infiltrazioni e l’ingresso nella torre di volatili, ma soprattutto il consolidamento strutturale del monumento, che presenta forti fessurazioni in più punti.