La pianta era costantemente monitorata ed erano già programmate le nuove analisi per valutare le condizioni dell’arbusto. Ma le forti raffiche di vento l’hanno abbattuta ancor prima che si potesse procedere con i nuovi controlli. Ieri il cedro collocato nel cortile del Comune di Como si è spezzato finendo su tre auto in sosta. Uno dei rami ha colpito e ferito – fortunatamente in modo non grave – un uomo di 54 anni poi trasportato all’ospedale Sant’Anna.
Viene da chiedersi se si poteva prevedere un’ulteriore messa in sicurezza che potesse reggere anche ad una situazione anomala come quella registrata ieri con raffiche che hanno superato i 100 km/orari. In base alla relazione dell’agronomo in cui si riporta anche la “prova di carico a vento” il grosso albero è risultato entro parametri di sicurezza adeguati e quindi si legge “non soggetto a rischio di ribaltamento o cedimento radicale in condizioni di vento normale e non anomale. Su entrambe le analisi il fattore di sicurezza è stato valutato buono e quindi il pericolo relativamente basso”. Certo non si trattava di una pianta sana poichè “presenta alcuni difetti e alterazioni, in parte visibili e in parte asintomatici”.
Come detto le raffiche di ieri hanno raggiunto e superato i 100 chilometri orari. Le condizioni erano quindi da considerarsi non normali. Dal comune fanno sapere che proprio in virtù della sua posizione, con il continuo passaggio di uomini e mezzi, tutto quello che si doveva fare, per la piante e per la sicurezza della zona è stato fatto.