Un protocollo operativo da sottoporre a tutte le aziende che prescriva una modalità chiara e definita in vista della ripresa delle attività e dunque della cosiddetta “fase 2”: è quanto ha predisposto la Filca Cisl dei Laghi per venire incontro alle imprese del territorio. “Il tema della riapertura delle aziende e della salute e sicurezza dei lavoratori rimangono due questioni fondamentali che non possono essere trattate separatamente. – dicono i rappresentanti sindacali – In primo luogo, per non mettere a repentaglio la salute dei lavoratori e dei loro famigliari e in secondo luogo per non vanificare gli sforzi fatti dal sistema economico rischiando una nuova ondata di contagi che ci costringa ad un altro lockdown. Come Filca dei Laghi siamo rimasti costantemente in contatto, anche durante la chiusura delle aziende, con associazioni datoriali, consulenti del lavoro e aziende. – dice il sindacato lariano – C’è stato un dialogo costruttivo durante la gestione della crisi e vogliamo che questa modalità virtuosa di relazioni sindacali continui anche durante la cosiddetta “fase 2” perché è necessario continuare a lavorare insieme. Sappiamo quanto sia importante ad esempio per le imprese del settore legno-arredo riaprire, – dicono – sappiamo anche quanto sia importante per tutti riaprire in sicurezza”. Il protocollo operativo predisposto dal sindacato pone al centro il pieno rispetto dei due principi essenziali di precauzione: la distanza minima di sicurezza interpersonale di almeno un metro e l’igiene costante delle mani mediante l’utilizzo di acqua e sapone e, in mancanza, di detergenti a base alcolica. “La riapertura – dicono – sarà da realizzarsi attraverso una rinnovata organizzazione del lavoro, sia per chi si recherà sul posto in produzione o negli uffici sia per chi continuerà a fare smart working. Una gestione condivisa della delicata fase di riapertura e della fase immediatamente successiva – concludono – rimane il miglior modo per garantire la salute, sia finanziaria che sanitaria, di tutto il tessuto produttivo economico del settore cercando di non lasciare indietro nessuno né lavoratori né imprese”.