Dopo le polemiche per la riorganizzazione del servizio con il recapito a giorni alterni, in procinto di partire a Como, Poste nuovamente al centro dell’attenzione, per uno sciopero generale regionale indetto per lunedì prossimo.
Il 23 maggio, infatti, i sindacati di categoria Slp Cisl, Slc Cgil, Confasl, Failp Cisal, Uglcom della Lombardia hanno indetto la mobilitazione di tutto il personale di Poste Italiane. E’ prevista anche una manifestazione, alle 10, in piazza Affari, a Milano. E molti uffici postali, in provincia di Como, potrebbero rimanere chiusi.
Le motivazioni della protesta sono molteplici. I sindacati lamentano innanzitutto <gravi inadempienze aziendali sulla riorganizzazione del recapito e della logistica>, un capitolo che – come detto – ha scatenato polemiche anche in provincia di Como. Vengono poi lamentate gravi carenze negli organici, che si ripercuoterebbero sulla qualità dei servizi.
<Anche Como parteciperà alla manifestazione – spiega Stanislao Pisani, responsabile del settore Poste per la Cisl dei Laghi – questo progetto di riorganizzazione rischia di cancellare il 30% dei posti di lavoro sul recapito. Ma la protesta è allargata a a tutti i dipendenti di Poste. Da tempo segnaliamo una forte carenza di personale sugli uffici, soprattutto in Altolago e nelle zone più isolate. In più – conclude il sindacalista della Cisl – vogliamo affermare la nostra netta contrarietà all’ipotesi, ventilata, di cedere un altro 30% di Poste ai privati. La logica di mercato prevarrebbe sullo spirito di servizio>.