Canguri sull’Isola dei Cipressi. Il proprietario della riserva sul lago di Pusiano, Gerolamo Gavazzi, è stato condannato a 14mila euro di ammenda e gli esemplari sono stati confiscati.
La vicenda, conclusa oggi in Tribunale a Como (almeno per il primo grado di giudizio), è iniziata nel settembre 2014, quando il Corpo Forestale dello Stato trovò sull’isola sette esemplari di wallaby, piccoli canguri che da tempo popolavano liberamente l’isola.
Il proprietario della riserva è finito a processo per violazione dell’articolo 6 della legge 150 del 1992, che vieta la detenzione di “esemplari vivi di mammiferi e rettili di specie selvatica ed esemplari vivi di mammiferi e rettili provenienti da riproduzioni in cattività che costituiscano pericolo per la salute e per l’incolumità pubblica”.
Nell’arringa finale oggi l’avvocato Giuseppe Sassi ha detto che l’insediamento degli animali risale al 1991, ossia un anno prima dell’introduzione della legge. Poi ha sostenuto che questi animali non costituiscono un pericolo né per il prossimo, né per la salute pubblica. Infine, ha concluso il legale, gli animali non sono “detenuti”, ma vivono liberamente sull’Isola dei Cipressi.
Motivazioni che evidentemente non hanno convinto il Tribunale di Como. Il giudice Cristian Mariani ha infatti condannato Gavazzi a 14mila euro di ammenda (4mila in più della richiesta del pm) e ha disposto la confisca degli animali con assegnazione al Corpo Forestale dello Stato.