Dichiarato per la seconda volta lo stato di emergenza all’ospedale Sant’Anna. La situazione è estremamente critica da giorni, a causa della violentissima epidemia influenzale, e ora si allarga al Sant’Antonio Abate di Cantù. I pronto soccorso di entrambe le strutture, spiegano dall’Asst Lariana, “sono in una condizione di grave iperafflusso anche oggi”.
INFLUENZA: LA CRONISTORIA DEGLI ULTIMI, DRAMMATICI, GIORNI
Da mezzanotte alle 16 nella struttura di via Ravona sono state accettate 165 persone (7 codici rossi, 34 gialli e il resto codici verdi e bianchi). La media giornaliera si attesta ormai a 180 accesi – e sono 32 le persone ancora da ricoverare, mentre in quella di via Domea – la media giornaliera è di 75 accessi – sono stati 60 (9 gialli, il resto verdi) e sono 6 le persone da ricoverare in reparto.
Per affrontare il prossimo ponte dell’Epifania, quando come più volte annunciato si prevede un picco epidemico di enorme portata, la direzione ha organizzato una riunione per domani, giovedì 5 gennaio. Intanto sono stati presi provvedimenti eccezionali presi per fronteggiare il sovraffollamento delle strutture:
- per il Pronto Soccorso del Sant’Anna e del Pronto Soccorso del Sant’Antonio Abate già nei giorni scorsi si è lavorato per organizzare i ricoveri dei pazienti di area medica – la maggior parte di quelli che stanno arrivando in questo periodo in cui è presente il virus dell’influenza – anche nelle rispettive degenze chirurgiche, in modo da recuperare altri posti letto
- sono state recuperate le lettighe disponibile nelle sale operatorie o dai reparti
- al Sant’Antonio Abate sono stati riaperti 4 posti letto della Riabilitazione Respiratoria, che sarebbero dovuti restare chiuso fino la 9/1, e sono stati aperti 2 posti letto in area subacuti oltre agli 8 già utilizzati
- per supportare i due PS sono stati allertati i due infermieri reperibili del settore Trasporto Pazienti.
Per quanto riguarda i ricoveri programmati al Sant’Anna, sono stati effettuati solo quelli per pazienti con patologie gravi, come ad esempio quelle oncologiche, mentre a Cantù non è stato necessario poiché non erano previsti ricoveri programmati nel periodo delle festività natalizie.
“Si ricorda – evidenziano dalla Asst – che i pazienti che al Triage saranno accettati con un codice “minore” (verde, azzurro o bianco) avranno un’attesa per la presa in carico di almeno 12 ore e di rivolgersi prima di accedere alle strutture di Pronto Soccorso al medico di medicina generale, al pediatra di famiglia o al servizio di Guardia Medica”.