Nei progetti della giunta Lucini, sarebbe dovuto diventare uno dei fiori all’occhiello del centro storico riqualificato. Nella realtà – finora immutata anche sotto l’esecutivo Landriscina – è che piazza Roma continua a essere una terra di nessuno.
Ieri, l’ennesimo episodio violento: una rissa tra giovanissimi, con un minorenne trasportato in ospedale, e un enorme spiegamento di forze dell’ordine davanti a turisti e passanti sgomenti. Non è la prima volta: vandalismi e aggressioni si succedono ormai da mesi.
Alcuni residenti, da tempo invocano interventi per mettere in sicurezza una zona che a certe ore fa quasi paura. E un motivo c’è: il nuovissimo sistema d’illuminazione a pavimento giace devastato e inutilizzabile da mesi. Ignoti hanno distrutto lampade e vetri, mai sostituiti dal Comune e ora diventati ricettacolo di sabbia, foglie e sporcizia varia (foto a sinistra).
Non solo: il sistema di video sorveglianza all’imbocco di via Rodari, come tutte le altre telecamere collocate agli imbocchi del centro storico, è ancora desolatamente spente. E come ampiamente noto, la gran parte dei negozi aperti fino al 2013 – cioè prima della Ztl – ha chiuso.
E se da un lato già l’assessore all’Urbanistica, Marco Butti, attacca parlando “una montagna di soldi buttati per un risultato pessimo”, il sindaco Mario Landriscina – nella scorsa campagna elettorale – parlò apertamente di un ritorno a zona di sosta della piazza.
La conferma arriva ora dall’assessore alla Mobilità, Vincenzo Bella.
“Piazza Roma non ha un’anima e non svolge alcuna vera funzione – dice – La riapriremo, su questo non c’è dubbio. Magari non per fare 100 posteggi blu che attirano 1000 auto in colonna, ma una domanda di sosta inevasa che riguarda residenti ed esercizi commerciali c’è. Sto attendendo dagli uffici tutti i dati utili – chiude Bella – Poi sceglieremo la soluzione migliore”
Per le telecamere, infine, l’assessore garantisce l’attivazione a brevissimo.
Giusto riaprire p.zza Roma! Così è solo terra di nessuno…
Massì, mettiamo auto ovunque, tanto si sa che al comasco tipo dell’ambiente – a dispetto del contesto molto apprezzato…all’estero – non importa un bel nulla.