Secondo le direttive dell’Unione Europea il limite da non superare è di 35 giorni, Como nel 2017 ne ha totalizzati 68. 68 giornate con concentrazioni di polveri sottili al di sopra della soglia di guardia dei 50 microgrammi per metro cubo d’aria.
Nonostante i dati negativi quello lariano non è neppure il capoluogo messo peggio in Lombardia. Lo scorso anno la maglia nera è andata a Cremona, con 105 giorni di Pm10 fuori controllo, il triplo di quanto considerato accettabile da Bruxelles, seguita da Pavia con 101 e Milano con 96.
Giù dal podio dei peggiori, ma con valori in ogni caso dannosi dal punto di vista della salute dei cittadini, vi sono poi Lodi con 90 giorni, Mantova con 87, Monza a quota 86, Brescia con 81 e Bergamo che ha totalizzato 70 giornate, il doppio di quanto previsto dalle normative comunitarie.
E Como sfiora il doppio del limite massimo con 68 giorni di superamento, seguita da Varese con 45, Lecco a quota 43 e, unico capoluogo in regola, Sondrio fermo a 22 giorni.
I dati sono stati pubblicati sul sito dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente.
Se nel 2017 i giorni di superamento registrati a Como – come detto – sono stati 68, nell’anno precedente sono stati 60 e nel 2015 erano 64. Numeri più contenuti di quelli relativi a una decina di anni fa: nel 2006 erano stati infatti 102.
«Rispetto al 2016, anno più favorevole dal punto di vista meteorologico – precisa l’Arpa – a pesare sull’andamento del 2017 è stata soprattutto la siccità nei mesi di gennaio e ottobre». Nel 2016 i superamenti di soglia si sono fermati a 60 per Como.
«L’anno che si è chiuso ha fatto registrare un chiaro peggioramento dei dati di inquinamento dell’aria rispetto al 2016 – attacca invece Legambiente Lombardia – In tutti i capoluoghi, tranne Monza, le concentrazioni medie di Pm10 sono cresciute, complici sia la minor piovosità sia il generalizzato aumento del traffico veicolare».
Secondo Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia, «le misure per la lotta all’inquinamento si confermano insufficienti a conseguire i miglioramenti necessari entro tempi accettabili».