Sit-in di protesta della polizia penitenziaria di Como, martedì 10 marzo, davanti al carcere del Bassone. Una manifestazione indetta dalle organizzazione sindacali maggioritarie della Casa Circondariale comasca, dopo mesi di tensione all’interno della struttura. Gestione priva di progettazione e qualità precipitata sono alcuni dei problemi segnalati dai rappresentanti dei sindacati che parlano di “istituto precipitato nel caos” e che, come emerge dal comunicato diffuso in queste ore, hanno chiesto al provveditore delle carceri lombarde la rimozione del dirigente dell’istituto, Carla Santandrea. Preoccupante, secondo i rappresentanti delle organizzazioni, il clima di tensione all’interno del Bassone, dove solo pochi mesi fa i detenuti avevano protestato con la cosiddetta “battitura”, pratica che consiste nel percuotere le sbarre delle celle. “Si segnalano giornalmente proteste – dicono ancora i sindacati – che non sfociano in fatti ben più gravi grazie alla professionalità del personale di polizia penitenziaria, anche se si sono registrati nelle ultime settimane vari episodi di aggressione con sputi e insulti, oltre a una cella incendiata, sintomo di una crescente tensione tra la popolazione detenuta”.