Autostrada Pedemontana Lombarda: la società martedì ha ricevuto la richiesta di dichiarazione di fallimento dalla Procura di Milano, che ipotizza un difetto del requisito di continuità aziendale e uno stato di insolvenza. “Quella della Procura è una richiesta che ci sorprende in quanto a nostro avviso non esiste alcuna situazione, né dichiarazione di insolvenza, che pur sarebbe necessaria a motivare la richiesta di fallimento”, ha commentato il presidente della società, Federico Maurizio d’Andrea.
La notizia allunga ombre anche sulla città di Como, perché la tangenziale cittadina – completata solamente a metà – è parte della Pedemontana. E se la società navigasse in cattive acque, l’obiettivo del completamento della tangenziale di Como – opera sulla quale già oggi pochi scommetterebbero – diventerebbe ancora più difficile da raggiungere. Maroni, che proprio ieri a Como ha promesso che la porzione esistente di tangenziale diventerà gratuita da gennaio 2018, si è comunque detto ottimista sul futuro di Pedemontana. “Mi è piaciuta la chiusura del comunicato della società in cui si impegna a concludere l’opera”, ha detto nei giorni scorsi.
Sempre ieri, intanto, anche il neosindaco di Como Mario Landriscina ha indicato il completamento della tangenziale di Como come un obiettivo prioritario, parlando con i rappresentanti di Regione Lombardia delle opere fondamentali sulle quali investire.