Gioco d’azzardo: nel 2016 i comaschi – in tutta la provincia – hanno puntato un miliardo di euro. Quasi 1.700 euro a testa, contando però tutti gli abitanti, compresi quelli che non giocano nemmeno un centesimo.
A Como città, i residenti hanno speso 247 milioni di euro i ogni tipo di gioco: dalle scommesse sportive ai cavalli, dalle lotterie istantanee al lotto, passando per le macchinette e le videolottery.
Sono dati comunicati dal Monopolio di Stato all’assessore al Commercio di Como Marco Butti, che aveva avanzato una richiesta nelle scorse settimane. “La nostra richiesta – commenta Butti – segue uno stimolo ricevuto da parte dell’assessore regionale Beccalossi che, insieme con il presidente Maroni, è impegnata contro il fenomeno della ludopatia, un aspetto che senza distinzioni di colori e schieramenti, deve rappresentate un’azione comune a tutte le amministrazioni”.
Come anticipato, i cittadini di Como nel 2016 hanno giocato 247 milioni, 20 milioni in più rispetto al 2015. Puntate forti alle videolottery, con 45 milioni, e alle lotterie istantanee, con 106 milioni. Tredici milioni puntati poi al lotto e quasi cinque nelle scommesse sportive, oltre ai 66 spesi nei videogiochi.
A fronte di circa 247 milioni puntati, i comaschi hanno vinto 56 milioni di euro.
“Sono dati molto significativi che ci portano con convinzione a proseguire nel lavoro svolto dalla precedente amministrazione – conclude Butti – convinti del fatto che il gioco d’azzardo lecito sta diventando una piaga sociale che distrugge nuclei familiari”.