Campione d’Italia: servizi fondamentali a rischio se verrà applicato il decreto ministeriale che riduce a 16 gli attuali 102 dipendenti comunali.
Lo scrive, nero su bianco, la giunta comunale. Esecutivo che – si legge nella nota stampa – “a seguito della dichiarazione del dissesto finanziario del 9 giugno scorso, nella seduta del 13 agosto 2018 ha deliberato la rideterminazione della pianta organica prevista in 16 unità come da decreto ministeriale. Nella medesima delibera – prosegue la giunta campionese – che verrà inviata alle competenti autorità per l’approvazione, sono state rilevate le criticità che emergeranno nel Comune di Campione d’Italia per la regolare funzionalità degli Uffici e per l’espletamento dei servizi fondamentali”.
La norma che stabilisce che un Comune delle dimensioni di Campione debba avere 16 dipendenti, infatti, non tiene conto – spiega la giunta – di alcune particolarità dell’exclave italiana in Svizzera. “Il Comune – si legge sempre nella nota – deve farsi carico di servizi che nel resto del territorio nazionale sono garantiti dallo Stato o da altri Enti pubblici”. Serve quindi “una dotazione organica di gran lunga superiore a quella media stabilita, in via generale e astratta, per gli altri Comuni italiani che non sono collocati all’interno del territorio di altri Stati, la cui economia è molto diversa e in cui viene utilizzata una moneta diversa oltre a non essere sede di una casa da gioco. Si evidenzia che nel territorio comunale è presente un ufficio postale gestito dal Comune, in virtù di accordi stipulati tra le competenti autorità centrali, il Comune e la Svizzera, in cui sono effettuabili operazioni sia con Poste italiane sia con la Posta svizzera. E’ presente inoltre – conclude la giunta – una casa da gioco per cui il Comune svolgeva un servizio di controllo sul regolare andamento del gioco e degli incassi con proprio personale, sino alla dichiarazione del fallimento della società “Casino’ di Campione d’Italia S.p.A.”.