Como reagisce allo scandalo Poste, i disagi che molte zone della provincia stanno sperimentando da settimane a causa della riorganizzazione del servizio: lettere che non arrivano, raccomandate non consegnate. Un recapito a singhiozzo.
Settimana scorsa aveva preso posizione la Cgil, per voce del segretario di settore Giovanni Fagone, che aveva parlato “disastro annunciato” e aveva aspramente criticato la riorganizzazione aziendale di Poste.
Oggi si muove anche Nicola Molteni. In realtà il deputato leghista si era già mosso, venti giorni fa, scrivendo al ministro dello Sviluppo Economico.
Nelle scorse ore Molteni è tornato sull’argomento scrivendo all’Agenzia Garante per le Comunicazioni.
“Il nuovo modello di recapito – si legge nella lettera del deputato – si è rivelato un fallimento sotto tutti i punti di vista e i cittadini sono vittime di gravi disagi: si vedono costretti a pagare sanzioni per bollette o fatture mai ricevute o arrivate in ritardo, non ricevono comunicazioni e bancomat inviati dalle banche perché smarriti nella confusione generale, si ritrovano nell’impossibilità di sottoscrivere abbonamenti a giornali o riviste. Ci sono aree del Paese che vivono situazioni paradossali in cui la posta non viene recapitata da quasi un mese”.
Molteni chiede quindi una verifica. Anzi, dando per scontato che AgCom “dovrebbe svolgere puntuale verifica” sul servizio postale, il deputato leghista chiede gli esiti di questa attività e quali mosse intenda fare ora l’Autorità Garante delle Comunicazioni.