Nei giorni in cui il territorio torna a chiedere con forza il secondo lotto della tangenziale di Como si torna a parlare degli imprenditori cinesi che erano pronti a finanziarla assieme alla Varese-Como-Lecco. La proposta “made in China” però è sfumata.
«Abbiamo perso un’importante occasione, gli imprenditori cinesi erano pronti a investire, ma volevano iniziare i lavori subito. I tempi della politica e della burocrazia non lo hanno permesso».
Le parole sono del vice presidente di Unindustria Como, Tiberio Tettamanti, che dale pagine del Corriere di Como parla apertamente di «occasione mancata» e non nasconde il rammarico. Il riferimento è a un progetto annunciato nel dicembre del 2015 dall’allora presidente uscente dell’associazione Francesco Verga: un gruppo di imprenditori cinesi era pronto a coprire il 70% dei costi per realizzare l’autostrada Varese-Como-Lecco, un’opera da 1,8 miliardi di euro. Gli investitori avevano anche incontrato i vertici regionali e l’idea sembrava potesse decollare. Poi, il silenzio.
Tiberio Tettamanti, vice-presidente con delega ai rapporti con le amministrazioni, i piani territoriali e la semplificazione, ammette che ormai la possibilità è sfumata. «Purtroppo le cose non sono andate avanti – dice – Gli imprenditori cinesi volevano investire realmente ma cercavano opere cantierabili subito. Avevamo proposto di prendere il progetto del secondo lotto della Tangenziale così com’era, per poter partire subito. Ma i tempi della politica non sono quelli imprenditoriali».
Inevitabile il rammarico. «Da dieci anni, con il nostro comitato di lavoro facciamo incontri e riunioni, vediamo progetti, andiamo a parlare con i diversi enti coinvolti – conclude Tiberio Tettamanti – Purtroppo manca sempre qualcosa. Il secondo lotto della Tangenziale deve essere fatto per forza, il primo così è un fallimento. Il nostro progetto della Varese-Como-Lecco include e completa il secondo lotto, collega Varese all’inizio del primo e la fine del secondo a Lecco. Sono complementari».
Se il Tavolo dei Presidenti delle Associazioni Datoriali di Como non si fosse inventata l’autostrada Varese – Como – Lecco, ora avremmo tutta la tangenziale di Como. Hanno fornito l’alibi alla Regione per rinviare il secondo lotto. Qualche volta bisognerebbe ammettere i propri errori. Il meglio è quasi sempre nemico del bene.