Petizione dei residenti di Campione d’Italia, che si sono rivolti al commissario Giorgio Zanzi e al ministro dell’Interno Matteo Salvini per chiedere un intervento tempestivo per la comunità, sull’orlo del baratro. Tra gli elementi di criticità, oltre a quelli ormai noti legati alla situazione economica e alla mancanza di lavoro, i campionesi chiedono anche di <scongiurare la disgregazione della società civile disincentivando la continuazione di un esodo forzato già in corso tra i residenti>.
La richiesta è stata sottoscritta da un gruppo di una quindicina di residenti, che hanno poi promosso una raccolta firme tra i concittadini. Il punto prioritario resta <la riapertura del casinò al più presto>, perché la casa da gioco è indicata come <unico possibile vettore economico e di reddito a cui affidare le residue speranze di ripresa, seppur parziale, della comunità civile>.
La lettera è stata firmata in una settimana che potrebbe essere decisiva per il futuro di Campione d’Italia. Domani, il Tar del Lazio dovrebbe pronunciarsi sul ricorso dei dipendenti del Comune di Campione contro gli esuberi. Nel frattempo, da 102 i dipendenti sono già scesi a 92 per una serie di uscite volontarie dettate dalla situazione di totale incertezza sul futuro.
Il paese aspetta comunque un segnale da Roma che potrebbe riaccendere almeno in parte la speranza. Dopo il passaggio al Senato, c’è attesa per il voto della Camera sul decreto legge fiscale, che comprende anche il già ribattezzato “decreto salva Campione”, che prevede agevolazioni fiscali e la nomina di un commissario straordinario che dovrebbe lavorare alla riapertura del casinò.