Una importante rete d’assistenza alla popolazione è stata attivata dal comune di Cantù, in collaborazione con la Protezione civile, le forze dell’ordine e le associazioni di soccorso e aiuto del territorio, per affrontare l’emergenza sanitaria in corso, un impegno capillare che ha registrato numeri importanti e svelato una situazione di difficoltà crescente che colpisce sempre più famiglie.
Oltre 700 le telefonate ricevute dagli operatori volontari impegnati al centro operativo comunale, attivo dal 10 marzo presso la Protezione civile, che ha effettuato ben 100 consegne a domicilio di pacchi alimentari. Tante le richieste di aiuto, e supporto ricevute dagli operatori, tra queste, la consegna di indumenti di ricambio ai pazienti ricoverati nelle varie strutture ospedaliere per infezione da Covid -19. Alle quali i volontari rispondo con ascoltando e confortando le persone preoccupate dall’emergenza, restando in contatto con quelle famiglie in quarantena colpite dal virus che hanno un caro ricoverato all’ospedale. In meno di un mese, sono state registrate 1055 ore di servizio al centro operativo, con una media di 9 volontari al giorno a rotazione. Importante anche il ruolo di collegamento che svolge il coc tra cittadini e Servizi Sociali canturini: dal centro passano la raccolta e analisi di dati, la condivisione con gli uffici comunali delle richieste più urgenti dei cittadini e l’organizzazione di servizi di assistenza, come la consegna a domicilio di farmaci.
L’ufficio Servizi Sociali di Cantù, sempre dal 10 marzo, è stato contattato da 128 persone con richieste di aiuto, di queste, 47 solo nell’ultima settimana. Ma, mentre alcune realtà erano già note agli operatori, 55 sono state le nuove famiglie non conosciute e potenzialmente in difficoltà identificate, con una percentuale che sfiora il 63% nella sola ultima settimana. Un dato che, per i servizi sociali, indica un crescente malessere sociale, dettato dall’incertezza e determinato dall’emergenza, anche se non si riportano situazioni allarmanti fuori controllo.
