Una pizza costata cara, anzi carissima. Multe per i clienti e per il titolare dell’attività, attività che rischia uno stop temporaneo.
“Sono qui per acquistare una pizza da asporto”, è stata la giustificazione fornita da tre abitanti di Centro Valle Intelvi che, ignorando i provvedimenti in vigore, si sono recati in pizzeria. Gli uomini della Guardia di Finanza hanno assistito alla consegna delle pizze all’interno del locale da parte del titolare a due clienti mentre il terzo era in attesa del proprio turno.
Una leggerezza costata cara ai tre avventori ai quali sono state contestate sanzioni amministrative per un importo pari a 400 euro. Multa anche per il titolare del locale che rischia inoltre la chiusura provvisoria fino a 30 giorni.
Le misure in vigore, peraltro, consentono il servizio a domicilio da parte dell’esercente o di una specifica piattaforma nel rispetto di tutti i requisiti igienico sanitari sia per il confezionamento che per il trasporto e la consegna.
Non si è trattato certo dell’unico caso accertato dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Menaggio che su tutto il territorio del medio e dell’Alto Lario hanno riscontrato oltre 30 violazioni dall’inizio dell’emergenza da parte di chi è uscito senza giustificato motivo.
Numerose le violazioni riscontrate negli ultimi giorni, in particolare nei comuni di Gravedona ed Uniti, Porlezza, Musso, Domaso, Menaggio e, appunto, Centro Valle Intelvi, segno che in tanti continuano ancora a sottovalutare i rischi legati alla diffusione del virus.
Vasto il campionario delle giustificazioni: si va da chi ha dichiarato di essersi allontanato dalla propria abitazione per scambiare due chiacchiere con un amico, a chi si è spostato per andare a festeggiare un compleanno, sino ad arrivare a chi, proveniente da un comune al di fuori della provincia di Como, era in giro con l’intento di acquistare un’auto.