L’autopsia, eseguita all’ospedale Valduce di Como dove la donna era ricoverata, ha sciolto il dubbio peggiore. Non ci sarebbe nessun nesso tra l’aggressione del marito alla moglie e il decesso della donna. La morte, sarebbe insomma sopraggiunta il giorno dopo, per circostanze del tutto naturali.
È quanto comunicato dall’anatomopatologo che ha eseguito l’esame alla Procura della Repubblica di Como – pm Antonio Nalesso – che sulla vicenda aveva aperto un fascicolo di indagine. Il marito rischiava di essere iscritto sul registro degli indagati con l’accusa di omicidio che tuttavia è stata smentita dall’autopsia. La brutta vicenda ha riguardato due anziani residenti nel quartiere di Rebbio. L’uomo, 86 anni, nella notte notte tra mercoledì e giovedì, avrebbe aggredito la moglie 81enne nel tentativo di strangolarla. Una reazione – era stata l’ipotesi investigativa – dettata dalla difficile gestione di un rapporto condizionato dai problemi di salute della consorte. La donna aveva perso i sensi. Soccorsa dal 118, fu trasportata in condizioni non preoccupanti all’ospedale Valduce di Como. Ieri il decesso, improvviso e inatteso.
L’esito dell’esame autoptico – eseguito stamattina – ha sciolto ogni dubbio. La moglie sarebbe morta per cause naturali non sovrapponibili a quanto accaduto.