Errori di calcolo nelle bollette dell’acqua dei comaschi utenti della società Lereti, del gruppo Acsm Agam. Dopo le proteste di numerosi clienti, alle prese con fatture anche raddoppiate rispetto al solito e la risposta dell’azienda, che ha spiegato che si tratterebbe comunque di cifre corrette, emerge invece che, almeno in alcuni casi, le somme chieste ai consumatori non sono corrette.
Ad accorgersi dell’anomalia alcuni consumatori che hanno analizzato nel dettaglio le bollette, stupiti dai conti stratosferici dell’acqua. “Davanti a una bolletta con un importo astronomico, 390 euro, e a una spiegazione insufficiente degli operatori allo sportello – spiega un comasco – ho studiato le ultime bollette fino a scoprire l’errore”.
In sintesi, all’utente sono stati conteggiati 124 metri cubi di acqua che aveva già pagato con le precedenti bollette. Il problema è legato alla differenza tra consumi stimati ed effettivi. “Dopo la lettura del contatore, Lereti nell’ultima bolletta ci ha fatto pagare quelli che erano davvero i consumi effettivi – dice il comasco – Peccato che nelle bollette precedenti, nelle quali facevano riferimento ai consumi stimati, ben 124 metri cubi dei 193 che ci hanno chiesto erano già stati conteggiati”.
L’utente comasco ha già inviato una richiesta formale per chiedere che sia corretto l’errore. Evidentemente, alla luce delle numerose proteste di comaschi alle prese con bollette dell’acqua stratosferiche, è possibile che ci siano clienti nella stessa situazione che magari però non si sono accorti dell’anomalia e non hanno avuto le spiegazioni dovute dalla società.
Ieri, davanti alle prime proteste, l’azienda aveva spiegato che “non sono intervenute modifiche alle tariffe dell’acqua, ma che bisogna tenere conto delle quote fisse stabilite dal consiglio provinciale per la depurazione e la fognatura”, precisando che “la sommatoria di questi fattori può aver determinato in alcuni casi un incremento della bolletta”.