Protesta civile di commercianti, ristoratori e partite Iva ieri sera in piazza Verdi a Como, contro l’ultimo decreto del governo, che impone la chiusura di bar e ristoranti alle 18.00.
L’invito a partecipare alla manifestazione circolava da un paio di giorni sui social, promosso attraverso la diffusione di un volantino nero anonimo, un “annuncio funebre” con il quale gli esercenti venivano sollecitati a scendere in piazza.
E martedì verso le 21, in molti si sono ritrovati in centro, sotto al Comune, con tanto di lumini da cimitero, da qui si sono spostati verso piazza Verdi. La questura ha vietato di sfilare per la città per ragioni di ordine pubblico quindi i manifestanti non hanno potuto spostarsi dalla piazza.
«Il tempo delle richieste è finito – recita il volantino – chi ci governa non ci ascolta. Popolo italiano, popolo di Como, dobbiamo essere uniti contro il mancato sostegno e contro la possibilità di lavorare».
Quindi, la chiamata a partecipare alla «veglia funebre», con partenza dal Comune di Como e raduno in piazza Verdi, «distanziati 1,5 metri l’uno dall’altro e con le mascherine, senza disturbare nessuno».
Infine, dopo l’invito a «portare un cero da cimitero», un messaggio alla politica: «Non sono coinvolti partiti politici né li vogliamo».