Il Governo ticinese, a fronte della situazione epidemiologica sul territorio, chiede maggiori controlli alla frontiera tra Italia e Svizzera e la possibilità di dichiarare lo stato di situazione straordinaria che permetterebbe di avere una gestione unitaria su tutto il territorio nazionale e una maggior tempestività nelle decisioni e negli interventi. Lo ha comunicato oggi in una nota ufficiale.
I numeri del contagio intanto sono in calo: oggi il Canton Ticino registra 61 nuovi positivi. Un dato da ricondurre però in parte al minor numero di tamponi effettuati domenica. Secondo quanto comunicato dall’Ufficio del medico cantonale nel bollettino odierno, sono 6 i nuovi ricoverati e 9 i pazienti dimessi. Gli ospedali ticinesi curano complessivamente 352 malati Covid. Di questi, 51 si trovano in terapia intensiva. Otto persone hanno perso la vita nelle ultime 24 ore a causa del virus, portando il numero totale delle vittime da inizio pandemia a 850.
Il Consiglio di Stato, nella nota odierna, ha espresso anche la sua posizione sulle misure anti-contagio a livello nazionale. “Il Governo ticinese – si legge – sottolinea tuttavia l’esigenza di presentare congiuntamente anche un programma di aiuti economici mirati, celeri e rafforzati ai settori colpiti dalle chiusure: si tratta in particolare degli esercizi della ristorazione, dei centri fitness, del settore della cultura e del tempo libero obbligati ad una chiusura di una settantina di giorni, pur dovendo continuare a pagare i costi fissi”.
Il Consiglio di Stato ritiene invece “eccessivo” l’obbligo della mascherina sul posto di lavoro per chi si trova alla propria scrivania, con il distanziamento e l’uso di pannelli divisori in plexiglas. A Berna si chiede invece di “proporre delle misure per ridurre la concentrazione di persone nei mezzi pubblici” e di “pensare a raccomandazioni mirate per le fasce della popolazione “a rischio” come, ad esempio, orari dedicati in negozi e attività commerciali”.