Istituire un’Ats (Agenzie di Tutela della Salute) Lariana e rafforzare il ruolo dei sindaci in materia socio sanitaria. È la mozione discussa e approvata ieri sera dal consiglio comunale di Como: 17 i voti a favore e cinque astenuti. Nessun contrario. A presentare la mozione i consiglieri di Forza Italia e della Lega. Due gli emendamenti al testo da parte di FdI e della Lista Rapinese.
Il centrodestra comasco vorrebbe “smontare” la divisione territoriale della sanità, parte della riforma varata dall’ex governatore leghista Roberto Maroni.
In aula a Como si accende il dibattito politico: “È evidente che questa legge deve essere riformata ma il paradosso è esprimersi su una mozione presentata da quelle stesse forze politiche che hanno sottoscritto la legge. Per questo ci asteniamo, per il paradosso della vicenda”, spiega il consigliere Vittorio Nessi, Svolta Civica.
“Mi sembra una mozione nata per rattoppare”, è il commento di Patrizia Lissi del Partito democratico che aggiunge: “Non è con una nuova Ats e con più potere ai sindaci che si sarà risolto il problema della sanità in Lombardia”.
“Università e sanità, oggi Varese impera su tutto. Como ha una dignità di secoli di storia ma deve farsi rispettare”, spiega il consigliere Alessandro Rapinese della Lista Rapinese. “Dobbiamo avere il coraggio di dire ai nostri politici di cambiare questa riforma – spiega Pierangela Torresani del gruppo misto – Non so cosa potremo fare con questa mozione se non cambiamo la legge in regione Lombardia”.