Bar e ristoranti, gite fuori porta e centri commerciali: la Lombardia si prepara al primo weekend in zona gialla con le nuove regole. L’imperativo degli amministratori e del governatore lombardo Attilio Fontana resta lo stesso: “Serve responsabilità” nonostante l’alleggerimento delle restrizioni.
A Como il centro storico resta sorvegliato speciale. Forze dell’ordine concentrate a vigilare e far rispettare le norme anti assembramenti, con un occhio puntato al possibile ritorno della movida nelle città.
“Abbiamo rimodulato il servizio di pattuglia – spiega il comandante della polizia locale di Como Vincenzo Aiello – saremo impegnati sulle aree della città a maggior rischio assembramento, come le piazze del centro storico”.
Vigilanza anche durante la notte. “Pattuglie notturne a partire dal prossimo weekend”, spiega l’assessore alla Sicurezza del Comune di Como, Elena Negretti.
In zona gialla il coprifuoco da rispettare resta dalle 22 fino alle 5. Fino al 15 febbraio è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, tranne quelli per esigenze lavorative, necessità, motivi di salute.
È permesso, una sola volta al giorno, fare visita a casa di parenti o amici, al massimo in due persone accompagnate dai figli minori di 14 anni, da persone disabili o non autosufficienti conviventi. Il rientro alla residenza o domicilio è sempre consentito.
Le attività di ristorazione possono riaprire dalle 5 alle 18. È permesso il consumo al tavolo per massimo quattro persone, salvo i conviventi. Non sono previste restrizioni per la consegna a domicilio ed è possibile l’asporto fino alle 18 per i bar senza cucina e fino alle 22 per le altre attività. Riaprono anche mostre, musei e luoghi della cultura dal lunedì al venerdì, con ingressi contingentati, ma restano chiusi teatri e cinema, palestre e piscine. Aperti i negozi, mentre rimangono chiusi nei festivi e prefestivi quelli all’interno dei centri commerciali, a eccezione di specifiche categorie merceologiche.