Posti di lavoro in provincia di Como, migliora la situazione economica. Lo rivela il settimo rapporto UIL del Lario sulla cassa integrazione nelle Province di Como e Lecco relativo al periodo gennaio-luglio 2021 rispetto allo stesso periodo anno 2020. Il miglioramento è dato dalla netta diminuzione della richiesta di ore di cassa integrazione nel mese di luglio rispetto allo stesso mese dell’anno precedente e al mese di giugno 2021, in cui la provincia di Como segna un -70,3%.
Se si confrontano i primi sette mesi del 2021 con lo stesso periodo del 2020 è evidente ancora di più la diminuzione della richiesta di ore di cassa integrazione: nel Comasco a gennaio-luglio 2021 si è assistito a un calo del 30,3%.
Il numero di lavoratori mediamente in cassa integrazione nei primi 7 mesi del 2021 sono stati a Como 16.692 (-7.258 rispetto allo stesso periodo 2020). “La situazione economica è altalenante – spiega Salvatore Monteduro, Segretario Generale CST UIL del Lario – dopo il mese di giugno che aveva fatto riemerge una forte richiesta delle ore di cassa integrazione ed una preoccupazione per le ricadute occupazionali, nel mese di luglio la diminuzione delle ore di cassa integrazione infonde fiducia”.
Restano infine le difficoltà del distretto tessile con una media di oltre 7mila lavoratori in cassa integrazione nei primi 7 mesi del 2021. La diminuzione della cassa integrazione si registra nel settore dell’edilizia, commercio e dell’industria, ed aumenta nell’artigianato in provincia di Como.
“I segnali di ripresa che si avvertono sul territorio Lariano sono principalmente dovuti all’export e al ritorno dei turisti – conclude Monteduro – ma resta da verificare dopo il periodo estivo, quando ci sarà la riapertura di tutte le attività, la situazione dal punto di vista dell’emergenza pandemica e le eventuali ricadute sull’economia”.