Minacce e aggressioni contro gli operatori delle Poste, aumentano i casi in pandemia. Questa la denuncia di Slp Cisl Como che richiama con preoccupazione l’attenzione su un fenomeno che negli ultimi tempi ha avuto una drammatica impennata.
Le aggressioni contro i dipendenti di Poste impegnati nel “front end”
Gli operatori di sportello che si interfacciano con la clientela sono sempre più spesso il bersaglio della frustrazione degli utenti, subendo minacce verbali, intimidazioni ma anche azioni violente. “Si tratta di episodi inaccettabili” commenta Giuseppe Melina, coordinatore Slp Cisl Como. Secondo Melina, agli sportelli, la clientela scaricherebbe tutta la frustrazione accumulata negli ultimi mesi. Le polemiche si concentrano infatti spesso sulle lunghe attese, la burocrazia, i “presunti” disservizi nel recapito della posta. In questo ultimo caso, “l’endemica carenza di personale sarà alleviata da 78 recentissime nuove assunzioni, a cui si aggiungeranno anche 30 operatori di sportello” fa sapere Melina e continua “per mille altre ragioni indipendenti dalla volontà dei direttori degli uffici e dei singoli sportellisti”.
Minacce e aggressioni contro gli operatori e le regole anti covid
Minacce e aggressioni contro gli operatori. Tra i motivi di escandescenza, anche le regole anti Covid. “In particolare, negli ultimi tempi, – continua Melina – oggetto della rabbia di alcuni utenti è la richiesta di mostrare il green pass per poter accedere agli uffici postali, procedura che provoca rallentamenti e a volte veri e propri atti di intemperanza”. La richiesta del green pass è in attuazione ad un obbligo di legge dello Stato, che dal 1° febbraio 2022 ne impone il possesso poter entrare anche negli uffici postali.
“È essenziale che l’azienda faccia la sua parte per tutelare l’incolumità sia psichica che fisica dei propri dipendenti, molti dei quali appena arrivati, e per garantirne il benessere sul luogo di lavoro. Così come ci appelliamo all’educazione della clientela perché, pur in possibili situazioni di disagio, mantenga comportamenti rispettosi. Ricordiamo che il personale di Poste non si è sottratto, anche nei momenti della piena emergenza sanitaria, ad un impegno straordinario nei confronti della clientela, nonostante il rischio di esposizione, poiché le nostre attività sono state considerate “essenziali” per il sistema Paese” conclude Melina.
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