“Non pagare la parte delle nostre tasse che finisce in spese militari”. Un appello esplicito, una provocazione rivolto dal parroco di Rebbio e Camerlata don Giusto della Valle ai fedeli dalle pagine del bollettino parrocchiale “Il Focolare”. Dopo aver ribadito una netta contrarietà alla guerra, il sacerdote invita a fare obiezione di coscienza sulle spese militari.
“Noi crediamo che le chiese, le religioni se entrano e animano il progetto di umanità fraterna hanno un senso, altrimenti sono storicamente fallite, poco attraenti e oggetto di ripugnanza – scrive don Giusto – Perciò siamo contro un mondo impostato sui blocchi di popoli contrapposti: o fai parte del mio blocco – si dice – o sei mio nemico; e se sei neutro fanno di tutto per attirarti dalla loro parte. Siamo contro la potenza costruita sugli arsenali militari, contro ogni arma”. Ed ecco l’appello. “In tal senso invito personalmente a non pagare la parte delle nostre tasse che finisce in spese militari, invito a fare obiezione di coscienza alle spese militari”, scrive il parroco di Rebbio e Camerlata.
Don Giusto cita poi anche don Roberto Malgesini, il sacerdote ucciso a Como da uno degli “ultimi” che aiutava. “Di fronte alla prepotenza degli invasori Gesù nostro cosa farebbe? Lui storicamente ha resistito come “Agnello condotto al macello” dice il profeta Isaia, così come ha fatto don Roberto Malgesini. L’odio si sconfigge con l’amore, con la follia della Croce. A me sembra che a Rebbio, a Camerlata, e Como e nel mondo ci siano tanti segni del mondo nuovo, del mondo fraterno, Coraggio allora, è la strada giusta anche se derisa dai potenti”.