Gli spari al comandante, poi le tredici, interminabili ore in cui il brigadiere Antonio Milia è rimasto asserragliato nella caserma di Asso. Negli alloggi riservati ai militari e alle famiglie erano presenti una giovane militare dell’Arma in servizio nella stazione di Asso, oltre alla moglie e ai figlie del luogotenente Doriano Furceri e ad alcuni familiari del militare che ha sparato al suo superiore.
Alla giovane donna carabiniere, che ha gestito la difficilissima situazione dei familiari chiusi negli alloggi della caserma sono arrivati i complimenti e i ringraziamenti ufficiali del suo comune di origine, Francofonte, in provincia di Siracusa.
“Il sindaco e l’amministrazione comunale si congratulano con il giovane carabiniere Giulia Scalone, nostra concittadina, per il coraggio da lei dimostrato durante le drammatiche ore che l’hanno coinvolta giovedì nella stazione carabinieri di Asso – il messaggio del Comune – Dopo aver sparato al maresciallo con la propria pistola di ordinanza, un brigadiere si è barricato in caserma insieme ad altri colleghi, tra cui Giulia, e familiari. A lei in particolare si deve riconoscere la lucidità con cui ha saputo gestire le lunghe e drammatiche ore, mettendo al primo posto la salvaguardia delle vite umane di tutti i soggetti coinvolti. Un abbraccio a Giulia e complimenti per il forte senso civico ed istituzionale”.