Il cantiere delle paratie torna al centro del dibattito politico a poco più di un mese dall’apertura del primo tratto di lungolago, da Sant’Agostino alla darsena. E’ il consigliere comunale del Pd Stefano Legnani a risollevare il problema dell’accessibilità della passeggiata.
“E’ già stata denunciata l’impossibilità per coloro che sono costretti a muoversi in carrozzina di utilizzare pienamente il nuovo lungolago, – dice Legnani – a causa dell’eliminazione da parte di Regione Lombardia del ponticello, previsto invece nel progetto dell’amministrazione Lucini, che avrebbe consentito di percorrere in continuità il lungolago da piazza Cavour a piazza Matteotti attraversando, senza incontrare barriere architettoniche, il canale che dà accesso alla darsena. Nel progetto regionale, è stato eliminato anche il percorso parallelo alla pista ciclabile sul lato verso il lago, riservato ai pedoni, che avrebbe consentito di scavalcare il canale senza incontrare barriere architettoniche. La scalinata, che consente di superare il dislivello tra la pavimentazione del lungolago e quella del ponte della darsena, è stata infatti arretrata verso la città fino quasi a lambire il filare dei tigli, con la conseguenza che lo spazio rimasto non è più sufficiente per il transito dei pedoni. Non solo i disabili, ma anche pass- spiega il consigliere – ma anche passeggini e carrozzine per bambini, per superare il canale della darsena, dovranno transitare tra i due filari di tigli percorrendo la pista, divenuta ciclopedonale”. Una scelta “inspiegabile”, secondo Legnani, vista l’ampiezza del nuovo lungolago.
“A fronte di questo grave errore progettuale che compromette la fruibilità della passeggiata, – conclude il consigliere dem – non resta che augurarsi che il ponticello della darsena, come promesso dal sindaco Alessandro Rapinese, venga al più presto realizzato e che la pista tra i tigli torni ad essere riservata alle sole biciclette”.