“Non c’è sfortuna in questa sconfitta ma è c’è un finale punto a punto in cui i nostri avversari sono stati più bravi di noi”. Così coach Devis Cagnardi dopo la sconfitta di Cantù ieri sera al PalaDesio contro la capolista Trapani. Il punteggio finale è stato di 67-71.
“È stata una partita in stile playoff, molto fisica e con grande tensione – ha detto – È un peccato perché avevamo la necessità di pareggiare la lotta a rimbalzo, e ci siamo riusciti. Abbiamo avuto un buon controllo delle palle perse, nonostante una difesa molto fisica. Abbiamo provato a variare in parte stile di gioco, andando più in post basso perché era una zona del campo dove potevamo creare qualche vantaggio contro i loro esterni. È stata una parte che a un certo punto del terzo quarto scappare via e siamo stati bravi a fare quadrato e a reagire. Abbiamo cercato di difendere al limite delle nostre possibilità, non c’è sfortuna in questa sconfitta ma è c’è un finale punto a punto in cui i nostri avversari sono stati più bravi di noi”.
Un peso lo hanno avuto anche gli infortuni. “È chiaro che ci presentiamo con Bucarelli che è stato fermo per un problema alla caviglia, poi si è fatto male Burns e abbiamo avuto un contraccolpo – aggiunge Cagnardi – Siamo stati bravi a livello emotivo a fare quadrato, poi sono stati i fattori più importanti, come le basse percentuali da tre e un paio di errori difensivi alla fine, senza togliere nulla alla bravura di Imbrò che con i due canestri finale ha creato la forbice decisiva per il risultato finale, ma noi avremmo dovuto fare delle cose diverse in quelle circostanze. Peccato perché è stata diversa dalle nostre solite, molto dura e fisica e siamo stati bravi in difesa e a rimbalzo. Merito ai nostri avversari, bastava veramente poco per riuscire a strapparla e siamo molto rammaricati per questo”.