Pasqua. E poi i ponti del 25 aprile e del 1° maggio. Tempo di spostamenti e di traffico intenso anche per il Lario e il suo territorio, sia per l’attrattività delle sue località, sia come punto di passaggio.
Sono molte le strade osservate speciali in queste ore. E, come sempre, si teme, dal punto di vista della viabilità, per il Lunedì dell’Angelo, con quello che sarà, sulla carta, un copioso rientro di turisti.
Ma molto dipenderà anche dalle condizioni del tempo, che è noto, per le prossime ore sono all’insegna della variabilità. Non sono mancate le disdette negli alberghi e, più in generale, c’è chi potrebbe optare per rimanere a casa in giornate che di solito sono invece consacrate a gite, pic-nic ed escursioni.
Proprio le eventuali defezioni potrebbero aver causato un aumento del traffico sull’Autostrdada A9 in direzione Nord. L’aumento delle auto e la presenza di restringimenti ha portato alla formazione di code verso il confine di Chiasso. Colonne che si sono poi formate anche all’ingresso del tunnel del San Gottardo. L’ipotesi è che molti svizzeri abbiano deciso di rientrare in anticipo dal soggiorno in Italia proprio a causa del maltempo.
In provincia di Como una osservata speciale è come sempre la Statale Regina, dove sono stati segnalati, nel corso della giornata, momenti di blocco della viabilità che hanno messo a dura prova la pazienza degli automobilisti. Situazione che si potrebbe ripetere nella giornata di lunedì.
E, sempre lunedì – tempo permettendo – una serie di percorsi della provincia di Como potrebbe registrare pesanti rallentamenti. E’ il caso delle strade del Triangolo Lariano in direzione Sud. Stesso discorso per la Statale Regina e per i tracciati ad essa collegati, ad esempio quello che scende dalla Valle Intelvi. Idem per la Lariana, da Bellagio, verso Como, collegamento già di per sé poco agevole anche in giornate normali.
Tra le arterie del Nord Lombardia dove sono previste problematiche, la Statale 38 dello Stelvio, che va dallo Stelvio a Colico e, sempre per chi si dirige verso Milano, la 36, che scende lungo il Lario sulla sponda di Lecco per poi attraversare la Brianza e raggiungere Monza e Milano.