Gli albergatori comaschi si schierano contro il colosso delle prenotazioni online “Booking.com”. Il presidente della categoria Luca Leoni invita i colleghi ad aderire all’azione legale collettiva paneuropea per recuperare somme relative agli ultimi vent’anni.
L’azione legale
Federalberghi, insieme a HOTREC, l’associazione europea dell’ospitalità, e alle associazioni nazionali degli albergatori di altri 25 Paesi europei, sostiene un’azione legale collettiva contro Booking.com. L’iniziativa fa seguito alla sentenza della Corte di giustizia europea del 19 settembre 2024, che ha stabilito che le clausole di parità tariffaria imposte dalla piattaforma violavano il diritto della concorrenza dell’Unione Europea.
Negli ultimi venti anni, queste clausole avrebbero posto gli hotel italiani in una posizione di svantaggio. Avrebbero impedito la concorrenza sui prezzi tra Booking.com e altre piattaforme online, gonfiando le commissioni pagate dagli hotel e avrebbero inoltre impedito agli hotel di offrire prezzi o disponibilità migliori sui propri siti web. Questo avrebbe causato un danno finanziario significativo per le imprese turistico ricettive italiane che, in base al diritto europeo della concorrenza, hanno il diritto di chiedere un risarcimento.
Gli hotel possono avere diritto a recuperare una parte significativa delle commissioni pagate a Booking.com nel periodo che va dal 2004 al 2024, oltre agli interessi.
Le parole di Leoni
“Questa è un’opportunità per gli albergatori per difendere i propri diritti, recuperare le perdite e sostenere un mercato online più equo – ha affermato Luca Leoni, presidente degli albergatori di Confcommercio Como – invitiamo tutti gli alberghi a contattarci per partecipare gratuitamente a questa azione. Il termine ultimo è il 31 luglio 2025”.
Il caso, fa sapere Confcommercio, sarà condotto e gestito da un team di giuristi ed economisti di esperienza nel campo della concorrenza, che hanno già ottenuto con successo la sentenza della Corte di giustizia del 19 settembre 2024.