Mario Bulgheroni ha detto basta. Il presidente della Como Nuoto dopo otto anni alla guida della società di viale Geno ha dato le dimissioni. Per effetto di questa scelta tutto il consiglio della storica società cittadina è decaduto e presto si andrà a nuove elezioni.
Un consiglio che era stato eletto nello scorso mese di marzo e che in teoria doveva dare nuovo slancio ad un sodalizio che in tempi recenti ha avuto fasi non semplice da superare, a partire dalla chiusura della piscina di Muggiò.
Una situazione che ha costretto gli atleti a migrare in tutta la Lombardia e in Canton Ticino a cercare spazi di acqua per allenamenti ed eventi agonisitici. Oppure, come è capitato, si è utilizzata la piscina sociale all’aperto anche in inverno, con temperature sotto lo zero, per non interrompere la preparazione atletica.
Il problema del nuovo consiglio – come ha spiegato l’ormai ex presidente Mario Bulgheroni a Etv – era principalmente la mancanza di coesione e la diversa visione di ogni componente rispetto alla gestione del club, sia quella ordinaria, sia quella sportiva, con contrasti su ogni decisione che doveva essere presa, compresi alcuni dolorosi, ma necessari, tagli di bilancio.
“Quando in un locale l’aria che gira è sempre la stessa, c’è un momento in cui è necessario aprire le finestre” ha detto ancora Bulgheroni, per spiegare la sua decisione, giunta, peraltro, dopo le dimissioni di quattro componenti del consiglio. Tra disaccordi e differenti punti di vista, quindi, in questo momento la Como Nuoto è senza consiglio. A questo punto non rimane che attendere le elezioni per capire quello che sarà il nuovo governo di una tra le più antiche società lariane: la sua fondazione risale infatti al 1919.