Bocciati e subito rimossi, i parapetti della discordia sul lungolago di Como diventano anche una questione politica e ora spunta l’ipotesi dei vecchi timoni. Quelli storici non sono più a norma, come spiegato dalla Soprintendenza, ma potrebbero essere riadattati, con l’aggiunta di alcune copie. Il parere espresso dalla Soprintendenza è contenuto come allegato nella risposta a un’interrogazione depositata dal consigliere regionale del Partito Democratico Angelo Orsenigo.
Nuovi parapetti, l’ipotesi dei vecchi timoni: il commento del sindaco Rapinese
Sulla questione è intervenuto il sindaco di Como, Alessandro Rapinese: “I parapetti rappresentano una questione importante che stiamo già affrontando con Regione e Soprintendenza. Faremo il massimo”, assicura il primo cittadino.
“Nel frattempo stiamo andando avanti con l’effettivo conferimento dell’opera pubblica al Comune di Como. Tutto ciò che sta attorno a quella zona potrebbe finalmente vedere la luce e la pace. Siamo abituati a trattare le cose importanti come si deve”, commenta Rapinese. Nessuna risposta però sui tempi: “Ci sono tante variabili da considerare, ma stiamo lavorando quotidianamente”, spiega il primo cittadino. Sull’ipotesi dei parapetti storici, quelli con i timoni per intenderci, il sindaco dichiara: “Non mi interessa la forma, che sia con i timoni o con i cuori, per me l’importante è che i parapetti ci siano. Li voglio e ci saranno. Lavoro per garantire ai comaschi e non solo massima sicurezza”. “I nuovi parapetti saranno belli – conclude Rapinese – ce lo garantisce la Soprintendenza che è con noi a questo tavolo”.
La petizione di Fratelli d’Italia
Non si è fatto attendere il commento di Stefano Molinari, presidente provinciale di Fratelli d’Italia, e del coordinatore cittadino Alessandro Nardone. “Con il parere recentemente espresso dalla Soprintendenza – dichiarano – si conferma ciò che da settimane denunciamo con fermezza: i prototipi di nuovi parapetti non sono compatibili né con il contesto paesaggistico né con l’identità storica della città”.
Fratelli d’Italia ha lanciato una petizione che ha superato le 1.000 firme. L’obiettivo è riportare sul lungolago i parapetti storici. “Un risultato che parla chiaro – concludono Molinari e Nardone – i comaschi rivogliono i parapetti a timone, simbolo di un paesaggio unico e parte integrante della nostra memoria collettiva”. Poi l’appello indirizzato a Palazzo Cernezzi: “Chiediamo all’amministrazione comunale di fare chiarezza su un punto essenziale: dove si trovano i parapetti originali a timone? In quale stato di conservazione versano?”.