Ieri la segnalazione di una tentata truffa: un sedicente commerciante di abiti che ha cercato di sfilare cento euro a un avvocato vicino al tribunale di Como.
Non appena pubblicata la notizia, le segnalazioni si sono moltiplicate. Tutti tentativi che sembrerebbero (usare il condizionale è d’obbligo) riconducibili alla stessa persona, perché il modus operandi è molto simile. Un truffatore che colpisce tra Como e il Canton Ticino.
Tre le segnalazioni arrivate via Facebook. “È successo anche a mio marito, tra Portichetto e Fino Mornasco”, dice una donna, aggiungendo come il truffatore non sia riuscito nel suo intento. “Con me – aggiunge un altro utente – ha provato a Vertemate in luglio”. “Anche a mio marito è successo”, spiega un’altra donna.
A questi episodi se ne aggiunge un altro, accaduto a un commercialista di Lugano, che ha chiamato in redazione per raccontare la sua disavventura.
“Io purtroppo – premette il professionista svizzero – ci sono cascato. Stavo uscendo da una banca, mi avvicina questa persona a bordo di una Lancia Delta e mi saluta con calore, presentandosi come un grande amico”. La tattica è sempre uguale: il truffatore si finge amico della vittima designata. Gli dice di aver aperto un negozio di abbigliamento. Cerca di regalargli un capo di scarsissimo valore e chiede una mancia per la benzina. Si comporta così a Como come a Lugano.
“Mi ha detto che avrebbe aperto a breve un negozio di vestiti in via Nassa, la via dello shopping di Lugano. Mi ha proposto un giaccone: diceva che valeva 3mila franchi e me l’ha lasciato per duecento. Poi mi ha chiesto la cortesia di prestargli i soldi per andare in Germania a trovare i parenti, e gli ho dato altri 200 franchi. Ha insistito perché prelevassi soldi in banca ma ho evitato. Poi se n’è andato”.
Altro che giaccone da 3mila franchi: la giacca, spiega il commercialista, non valeva niente. Ora però è chiaro che tra Como e il Ticino si muove o un truffatore recidivo, o più truffatori con la stessa tecnica: il finto commerciante di abiti.