Una settimana esatta e il Lario conoscerà il destino di una delle infrastrutture più attese: la variante della Tremezzina. E’ fissata per venerdì prossimo, il 12 aprile, a Roma la seduta del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, dalla quale si attende l’ultimo decisivo parere sul progetto. L’intenzione di chiudere entro quella data era stata annunciata nelle scorse settimane dal presidente, Donato Carlea, che aveva incontrato nella capitale il sindaco di Tremezzina, Mauro Guerra e il deputato della Lega, Ugo Parolo. Oggi è arrivata la conferma. Il consiglio dovrebbe deliberare il parere nella stessa giornata. A questo punto se arrivasse l’atteso ok, Anas riuscirebbe a emanare il bando per i lavori entro l’autunno e quindi si potrebbe arrivare ad appaltare l’opera entro fine anno. Le prime parole di Guerra e Parolo sono di ringraziamento nei confronti del Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici perché ha rispettato le tempistiche concordate.
“La serietà e la collaborazione tra enti centrali e territoriali – aggiunge il deputato della Lega – è elemento essenziale, nel rispetto dei ruoli, per poter portare a compimento procedimenti amministrativi molto complessi, come appunto l’approvazione della variante alla Tremezzina”. “Ora l’intervento e l’espressione del parere, durante la seduta dell’Assemblea consiliare, spetta agli Enti Locali e alla Regione Lombardia – dice ancora il parlamentare eletto nel collegio della Tremezzina – e sono certo che, oltre ai Comuni e alla Provincia, il presidio e il supporto tecnico da parte della Regione potranno garantire di superare anche lo scoglio del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, per consentire entro il 2019 – conclude – l’avvio dell’appalto per questa opera fondamentale per il nostro territorio”. “Venerdì prossimo sarò a Roma e naturalmente l’auspicio è che il parere sia positivo – ha aggiunto il sindaco di Tremezzina, Mauro Guerra – a quel punto bisognerà poi lavorare con Anas affinchè si chiuda la progettazione esecutiva e venga emesso il bando così da poter finalmente aprire il cantiere. Se tutti i tempi fossero rispettati – dice infine Guerra – e se si realizzasse la candidatura di Milano-Cortina per le Olimpiadi 2026 potremmo andare in Valtellina passando per la nuova variante”.