Sono variazioni modeste, centesimali. Ma la parità franco-euro sembra sempre più vicina: ieri il picco della moneta svizzera, con un euro scambiato per 1,08 franchi.
Oggi l’euro ha recuperato terreno – 1,095 franchi – ma il cambio è rimasto comunque al di sotto di 1,10, considerata una sorta di “soglia psicologica”.
L’impennata estiva del franco agita i mercati, poiché la moneta svizzera è arrivata ai massimi livelli sull’euro negli ultimi due anni.
Gli analisti sostengono come le cause siano da ricercare anche nelle incertezze economiche e politiche, che spingono alcuni investitori in direzione del franco, considerato un bene rifugio.
La Banca Nazionale Svizzera sta ovviamente cercando di rallentare la corsa del franco: una moneta troppo forte, infatti, ostacola le esportazioni elvetiche.
Sul lungo periodo, variazioni considerevoli di cambio – non certo gli spostamenti centesimali di questi giorni – si ripercuotono anche sugli stipendi dei frontalieri italiani pagati in valuta svizzera. Se il franco si rafforza, le buste paga dei frontalieri all’atto del cambio in euro diventano più pesanti.