L’imperativo rimane uno: distanza. Da lunedì però pur con regole stringenti, sarà possibile fare tutto o quasi, almeno all’interno della propria regione. Nella tarda serata di ieri, dopo una lunga trattativa, è arrivato il via libera al protocollo che permetterà dal 18 di riaprire negozi, bar, ristoranti, parrucchieri e centri estetici, spiagge e lidi. Per la riapertura dei confini, tra le regioni e anche con gli altri Paesi, bisognerà attendere il 3 giugno.
Il filo conduttore delle linee guida per la riapertura di attività economiche, produttive e ricreative – un documento di 18 pagine – è l’obbligo di mantenere la distanza di almeno un metro, che sale a 2 in alcuni casi, e di indossare la mascherina quando questo non è possibile. Bisogna restare a casa in caso di febbre oltre i 37,5 o altri sintomi sospetti. “Resta inteso – si legge nel testo – che in base all’evoluzione dello scenario epidemiologico le misure indicate potranno essere rimodulate, anche in senso più restrittivo”.
Qualche indicazione. I ristoranti dovranno garantire la distanza di un metro tra un cliente e l’altro, a meno che non siano familiari oppure utilizzare barriere protettive tra i tavoli. Vietati i buffet, mentre i clienti dovranno usare la mascherina quando si spostano dal proprio posto.
Parrucchieri ed estetisti dovranno ricevere i clienti sempre su prenotazione e conservare la lista delle presenze per 14 giorni. Tra i clienti e le postazioni di lavoro ci dovrà essere un metro di distanza. Operatore e cliente, che evidentemente non possono rispettare questa distanza, dovranno indossare la mascherina, compatibilmente con il servizio effettuato. Gli estetisti indosseranno visiera protettiva e mascherina Ffp2 senza filtro. Anche nei negozi fondamentale è la distanza di almeno un metro tra i clienti e garantire l’igiene delle mani. All’ingresso di qualsiasi ufficio, negozio o locale pubblico si potrà essere sottoposti alla misurazione della temperatura corporea.
Sempre nel rispetto delle regole su distanza e protezione individuale, sarà possibile incontrare non più solo i familiari ma chiunque, amici compresi. Di fatto, all’interno della propria regione non ci sono più vincoli di spostamento e non è dunque più necessaria l’autocertificazione.